Se torno indietro a pensare come in un freddo febbraio londinese, è nato il mio blog, mi spunta un sorriso.
Ricordo che è stato lanciato così, in punta di piedi, senza alcuna ambizione o obiettivo preciso. Ero lontana da casa, in una città bellissima, vedevo tante cose che avrei voluto poter condividere con le persone che amavo di più.. così ho deciso di pubblicare questo “diario online” in cui parlavo di tutto ciò che, semplicemente, mi piaceva.
Starete pensando “Bea, potevi anche mandare una foto su whatsapp”, è vero, ma l’idea di avere uno spazio virtuale che fosse mio e condiviso con tutti, anche con le persone che non conoscevo, mi sembrava la soluzione più stimolante per riuscire a raccontarmi.
Poi, in quel periodo, mi occupavo di comunicazione e di siti web. Insomma, la voglia di avere anche io, proprio come un’azienda, uno spazio in cui parlare di ciò che volevo, ha continuato a solleticarmi per mesi…
Sono passati due anni e mezzo da quando ho scritto il primo articolo sul mercato dei fiori di Columbia Road, uno dei posti più magici di Londra, ve lo ricordate? Poi, da quel momento, sono successe tantissime cose, sono tornata a casa, ho continuato a scrivere e a fotografare, ho aperto i canali social, ho frequentato workshop che mi hanno permesso di conoscere persone magnifiche. Alcune che mi hanno supportata in questa idea e altre che non hanno mai ben capito cosa stessi facendo, impossibile dargli torto.. per parecchio tempo non l’ho capito bene nemmeno io!
Anche il logo del mio Semenzaio è nato così, per caso. Avevo frequentato un corso di calligrafia e, da subito, mi è piaciuta un sacco l’idea di scriverlo elegantemente con il pennino, ignorando totalmente qualsiasi regola per una buona comunicazione appresa nei miei anni di studi. Niente logo, niente colori, niente “scegliete un nome semplice e di impatto, così le persone si ricorderanno di voi” e niente leggibilità, è così sottile che si legge a fatica.. Insomma, non rispettava nessuna regola, è vero, ma forse era anche per questo che lo sentivo perfettamente mio.
Ora, a distanza di quasi tre anni, Il Semenzaio delle idee è diventato finalmente un progetto “consapevole”. Ha degli obiettivi, persone che credono in lui, aziende con cui collabora e, cosa più importante, ha tutto il mio amore e la mia dedizione…
Ho pensato, quindi, fosse arrivato il momento di fare un piccolo restyling. Amo il mio vecchio logo ma inevitabilmente lo associo al Semenzaio libertino, inconsapevole e senza regole di qualche anno fa. Quindi ne ho progettato uno nuovo, un pò più maturo. Sarò sincera con voi, è stato un continuo “fai, disfa e rifai”, è da quest’estate che lo ritocco. E alla fine sapete cosa ho fatto? ho analizzato i colori predominanti delle mie foto: il verde delle amate piantine da interno e degli ambienti green che, come sapete, mi fanno impazzire, il colore della terracotta dei vasi e degli oggetti raw e antichi, l’azzurro pastello che rievoca la calma e tranquillità degli ambienti nordici e poi il rosa cipria, il senape…. e così ho trovato il logo perfetto per il Semenzaio.. spero vi piacerà tanto quanto piace a me!
Sono ancora tanti gli obiettivi da raggiungere, perchè di fatto, Il Semenzaio delle idee, è un progetto che sta crescendo con me.
Il desiderio più grande, per ora, è che voi possiate leggerlo, usarlo e assaporarlo con calma..
Aspetto vostri feedback!
Bea
Sai che mi ricorda qualcosa di genuino proprio dell’infanzia..quello stupore di scoprire il mondo e la curiosità di guardare le piccole cose apprezzandole in ogni dettaglio..sei tu direi!
Bello!
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