Fiori e bon ton

Un pranzo in compagnia, una location da favola, la possibilità di imparare tante cose nuove su composizioni floreali e table setting… Il workshop a cui Matteo di Flower Art mi ha invitata a partecipare è stato un momento di rara bellezza. Le sue composizioni trasmettono emozioni, sono un’esplosione di colori, forme, profumi… le conoscete, vero?!

Vi ho raccontato (quasi) tutto nelle storie che ho messo in evidenza… ma ci tenevo a scrivervi, nel dettaglio, tutto quello che abbiamo fatto in quella giornata meravigliosa.

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L’insegnamento più prezioso che ho ricevuto da questo corso è certamente uno: essere creativi! Un centrotavola floreale non deve contenere per forza solo fiori, ci sono altri elementi della natura che possono essere inseriti, come ad esempio la frutta e la verdura.  Noi abbiamo utilizzato le fragole di bosco ancora acerbe, verdi e rosa pallide.. che nell’insieme erano un incanto 🍓

..E se non abbiamo il vaso giusto per realizzarlo? La soluzione è sempre la stessa, usare la fantasia. Matteo ci ha insegnato come rivestire un classico sottovaso in plastica con  dei gambi di sedano… o qualsiasi altra cosa troviamo in casa 🥦

Matteo

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Abbiamo poi parlato di mise en place e di galateo con Giorgia Fantin Borghi, Stylish Table Designer. Ci ha raccontato curiosissimi aneddoti storici riguardo l’apparecchiatura della tavola e ci ha spiegato come sono cambiate le abitudini culinarie negli anni…

Ho imparato alcune cose su come apparecchiare seguendo le regole del galateo.. sapevate che le sedute devono essere tutte equidistanti tra loro e occorre misurarle con un metro per essere sicuri che siano precise?

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Ma ora.. il dubbio più grande, la domanda che tutti, chi prima o chi poi, ci siamo posti nella vita: come si utilizzano le posate e come si ripongono nel piatto a fine pasto? Ecco qui, dubbio risolto:

Un’altra buona norma, secondo il galateo, è quella di lasciare un pensiero, un ricordo, un cadeaux ai nostri ospiti. Come questo quadernino dipinto a mano.

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Tra il workshop e la lezione di bon ton a tavola abbiamo ricevuto una lunch box, sempre a tema floreale, i fiori sono stati il fil rouge che hanno accompagnato tutte le nostre attività in questa giornata, dal centrotavola, al pranzo, al servizio di piatti…

Alcune di voi avranno già indovinato… ma sapete qual è la location che ci ha ospitati per questo magnifico evento? Il Fusillo Lab, a Milano. Uno spazio incantevole gestito da Michael, fotografo di professione e chef per passione. Si tratta proprio del suo studio fotografico, che si può trasformare in una preziosa cornice per eventi, che sono sempre in linea con la sua filosofia di slow living. L’atmosfera accogliente e la bellezza degli arredi vintage, rende il Fusillo Lab la location perfetta in cui rifugiarsi nel week end per una tazza di caffè (che vi consiglio di provare, Michael è un super esperto di caffè ed è davvero uno dei più buoni che abbia mai provato).

E allora, siete curiose di vedere come è venuta la nostra tavola?

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.. Cosa ne dite? Vi è piaciuta?

L’evento è stato organizzato da Gloria di Pigna Colada Lab , è un’agenzia di comunicazione e digital PR di Milano. Beh, ha fatto un vero capolavoro! è stata una bellissima giornata “slow”, trascorsa tra fiori… e sorrisi 👏🏻 GRAZIE!

Una cartiera trasformata in cucina: idee creative e spunti

Cos’hanno in comune un laboratorio di cucina e una vecchia cartiera? ce lo spiega Federica, chef-filosofa di Como, che ha voluto dare al suo meraviglioso laboratorio l’impronta di una cucina di casa, calda e accogliente, adottando però soluzioni personalizzate, funzionali.. e stravaganti.

Attenzione: l’ articolo contiene mille idee super creative da cui prendere spunto ! 😉

Entrata sala da pranzo
Federica, proprietaria e cuoca di “IncominciaperC”

Incomincia per C è un laboratorio diviso in cucina, sala da pranzo e sala eventi. La necessità di Federica era quella di rendere questi ambienti tutti comunicanti tra loro, proprio per favorire l’idea di social cooking, e quindi, preparare da mangiare stando tutti insieme, collaborando.

La cucina, per questioni igieniche, doveva essere separata dal resto degli spazi.. e guardate cosa si è inventata! Una parete divisoria in ferro e vetro che delimita lo spazio ma allo stesso tempo, grazie alla sua trasparenza, permette di avere una continuità visiva tra sala da pranzo e cucina. Oltre alla divisione data da questa parete, c’è anche lo stacco del pavimento che da parquet si trasforma in piastrelle (stile vecchie cementine).

La soluzione della parete divisoria è stata utilizzata anche per interrompere la profondità della sala eventi che, essendo un capannone, era davvero estesa. In questo modo ha ottenuto un ingresso certamente più di impatto (la parete, senza vetro, si trasforma in una libreria porta-oggetti altamente decorabile) e ha reso la sala più “dinamica”. 

Gli elementi d’arredo che caratterizzano questo spazio sono senza dubbio i mobili vintage, dalle sedie di forme e colore diversi, ai tavoli, al mobile industriale con il piano effetto ruggine… Il segreto per ottenere uno spazio così “vissuto” è quello di fare spesso visita a rigattieri, fino a che non si trova il mobile perfetto. Altrimenti ci sono rivenditori di prodotti vintage già recuperati e pronti per essere utilizzati, come ad esempio All’origine. (Le sedie che vedete in foto arrivano proprio da li!)

Ho bevuto un caffè con Federica, che mi ha raccontato qualcosa in più sul suo spazio eventi e sull’organizzazione della sua cucina, trovate l’intervista qui sotto 👇

Una cartiera..trasformata in una cucina, che mix curioso! raccontaci la storia!

Due anni fa vidi questa cartiera, era ormai un vecchio rudere… mi innamorai della sua luce e dell’energia positiva che emanava. Scoprì in seguito che apparteneva ai nonni di una mia carissima amica, diventata appunto, grafica. Per omaggiare questo luogo decisi che avrei mantenuto il suo nome: “La carteria”. “Incomicia per C” è il nome della mia attività, un nome volutamente misterioso, proprio come quando ho avviato questo progetto, in punta di piedi, quasi in segreto… C sta per “cucina”, “catering”… e “cartiera”. Ormai sono passati 14 anni da quando ho iniziato e il mio sogno si è trasformato in un’attività che mi regala immense soddisfazioni e che mi permette di partecipare a numerosi eventi, progetti interessanti e creativamente stimolanti.

Come sono suddivisi gli spazi nel tuo laboratorio?

Il polmone della cartiera è senza dubbio la cucina e la sua caratteristica principale è che mi rispecchia in pieno. Per metà è professionale; il forno, l’abbattitore e l’isola centrale di “Alpes Inox” sono elementi propri di una cucina industriale. Allo stesso tempo, però, è anche la cucina di casa e quindi c’è spazio per gli elettrodomestici in stile vintage che tanto mi piacciono, come l’impastatrice di “Kitchen Aid, che è in assoluto il mio elettrodomestico del cuore.. sai, la pasta è alla base di ogni mia ricetta.

Il tuo segreto per trasformare il laboratorio in uno spazio accogliente?

Per creare uno spazio accogliente bisogna seguire il proprio gusto e istinto. Io cerco elementi e arredi che mi piacciono. Alcuni sono mobili di famiglia, altri elementi vintage di recupero, poi ci sono oggetti di artigianato, regali… A prima vista potrebbe sembrare “una cozzaglia” di cose ma in realtà, ciò che tiene insieme questi oggetti, è il mio gusto personale. Mi piace l’idea di accogliere i visitatori facendoli entrare nel mio mondo

Hai un “ingrediente speciale” anche per la mise en place?

Il mio ingrediente principale è “trasgredire le regole classiche”! Stupire con dei dettagli inaspettati, eccessivi e super colorati. Ciò che assolutamente non può mancare nelle mie mise en place, sono le tovaglie vivaci decorate a mano della mia amica Lisa Corti, artista tessile.

Orticolario 2018 – “Si Salvia chi può”

Mancava giusto il Bianconiglio ad aprire il cancello di Villa Erba! Orticolario, anche quest’anno, si conferma l’evento autunnale per eccellenza dedicato alla scoperta e la cura del bello.

Le installazioni hanno trasportato i visitatori in una favola. Incredibile “La topitta” di Green Passion, il rifugio nel bosco perfetto. Una casetta magica avvolta da una nube di mistero.. resa ancor più affascinante dall’elfo suonatore di arpa che ha allietato i visitatori con una performance dal vivo. Altra installazione fiabesca che mi ha portata nel mondo del gioco, dei bambini e delle favole è stata “Sogno di una notte di inizio autunno” di Studio Verde e Paesaggio, un labirinto nascosto con quattro accessi coloratissimi, strambi e curiosi, la musica ipnotica di Alice nel Paese delle Meraviglie e l’eccentrica tavola da the del Cappellaio Matto.

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Il titolo di questa decima edizione è “Si Salvia chi può”, il tema è il “Gioco”, un concetto complesso che racchiude fantasia, immaginazione, ironia, mistero, infanzia e stupore. La pianta protagonista è la Salvia, con le sue 1.000 specie diverse provenienti da tutto il mondo.

 

Per celebrare la decima edizione di Orticolario è stato invitato un’ospite davvero speciale: Roy Lancaster, celebre botanico inglese, viaggiatore instancabile alla ricerca di nuove specie di piante e vincitore del premio “Per un giardinaggio evoluto 2018“. Ho avuto il piacere di partecipare al press day e alla conferenza stampa con lui, che ha colto l’occasione per ribadire l’importanza di educare i giovani alla cura della bellezza, in particolare in una zona affascinante come la nostra, il Lago di Como, incorniciato da montagne e boschi selvaggi, una fortuna alla quale noi forse siamo abituati ma che andrebbe custodita e protetta gelosamente.

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Vediamo quali piante e varietà hanno proposto i vivaisti e gli esperti botanici per l’edizione 2018: un ever green (..in tutti i sensi 😅) sono le succulente, non mancano mai, in ogni edizione tornano e sono sempre più amate, forse perchè le più resistenti e semplici da curare, forse per le loro forme e colorazioni particolarissime e uniche, comunque sia sono sempre tra le più gradite dal pubblico..

Vi ricordate del mio viaggio a Stoccolma e del mio innamoramento per la Begonia Maculata che non avevo potuto trasportare in aereo? (potete leggerlo qui). Per fortuna c’è Orticolario e per fortuna ci sono i ragazzi di Flob .. ho finalmente trovato la pianta dei miei sogni! (se ne volete una anche voi contattateli! hanno un servizio di spedizione super e dei vasi in cemento disegnati da loro che sono una favola).

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Tra i fiori meravigliosi che ho visto merita un posto l’Echinacea Alba, amo la forma strana del loro pistillo e la loro incredibile somiglianza alle Margherite.

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Una pianta davvero graziosa che non conoscevo è la Muhlenbergia capillaris. Si tratta di una simpatica fioritura a forma di nuvola di color violaceo. Stupenda! ..è già pronta per essere interrata nel mio giardino. Adoro il suo aspetto un po’ selvaggio.

Un’altra bellissima scoperta sono stati i fiori di Off. Olga, la proprietaria del vivaio, mi ha raccontato la filosofia “Slow Flower” che si cela dietro ogni suo lavoro e sono rimasta affascinata. Bouquet floreali realizzati soltanto con i fiori di stagione cresciuti nel suo vivaio e nel rispetto della natura. Mi ha mostrato anche come creare delle composizioni senza utilizzare la classica spugna da fioristi (altamente inquinante) ma ingegnandosi con soluzioni più sostenibili e ugualmente efficaci. Conoscete il suo vivaio a Longone al Segrino? io nelle prossime settimane andrò certamente a farle una visita.

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Non solo fiori e installazioni green hanno reso speciale questo evento, i prodotti per il giardinaggio e gli accessori vintage hanno contribuito a rendere i giardini delle zone di relax piacevoli e accoglienti. Come ogni anno lo stand di All’origine si è confermato uno dei più belli, con accessori d’antiquariato così affascinanti e ricchi di storia.. ma c’è una lunga lista di vintage-stand fantastici, eccone alcuni:

Spero di essere riuscita a portarvi un po’ della magia di Orticolario 2018 qui nel blog… Ma comunque avete tempo fino a domani per una visita!

Buon autunno a tutti! 🍂

Bea

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Portogallo on the road

Ti fermi ad osservare l’Oceano e assapori l’attesa di una giornata destinata alla scoperta di paesaggi stupendi. Già lo sai: quel giorno vedrai cose bellissime che ti porterai nel cuore per sempre.

Proprio mentre ci pensi, osservando le onde, comprendi la vera bellezza di un viaggio on the road. Quando i luoghi da scoprire sono tanti, muoversi in autonomia ti permette di vivere davvero un’esperienza al 100%.

Il nostro tour è durato 4 giorni, con partenza e ritorno a Porto.. e queste sono tutte le città che abbiamo visitato.

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Le nostre tappe

Porto: La bellezza di Porto è indefinibile, è una città che va gustata in tutta calma tra i saliscendi delle sue vie storiche, le facciate colorate dei suoi palazzi, le chiese decorate con azulejos e i muri scrostati ricoperti da graffiti. Forse la cosa più bella che potete fare è perdervi per le vie del centro, ascoltando il fruscio della biancheria stesa in mezzo alla via, il rumore delle acque del Douro nel porto antico, il tintinnio dei bicchieri colmi di Porto e le note malinconiche del Fado

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Se dovessi darvi dei consigli precisi, però, vi direi di non perdervi assolutamente il quartiere di Ribeira con le sue case color pastello e l’imponente ponte di Gustave Eiffel, il mercato coperto di Bolhao, Rua Santa Caterina, Rua Miguel Bombarda con i suoi negozietti hypster, la stazione di Sao Bento, il Palazzo di Cristallo con i giardini e le librerie “au plein air” , il book shop Harry Potteriano Livraria Lello e Irmao (inserita tra le librerie più belle al mondo) e la celebre Casa da Musica di Koolhas, tappa imperdibile per gli appassionati di architettura. Per un aperitivo indimenticabile vi consiglio di attraversare il ponte Luiz e raggiungere l’altra sponda della città, ci sono un’infinità di cantine dove è possibile fare degustazioni di Porto, avrete l’imbarazzo della scelta. Proprio sopra questa via di cantine, in cima al colle, c’è un grande prato dove si ritrovano i giovani ad ammirare il tramonto, ascoltare musica e mangiare street food, è assolutamente un’esperienza da non perdere! Cosa mangiare? A Porto si mangia baccalà (si dice che i portoghesi abbiano più di 300 modi diversi per cucinarlo), un posto bellissimo, romantico e super vintage dove vi consiglio di cenare è certamente “Cantina 32” (qui andate sul sicuro ma ricordate di prenotare per tempo).

 

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Casa da Musica – Koolhas

Ci siamo concessi mezza giornata per visitare la periferia di Porto passando per Casa de Serralves, celebre esempio di architettura ArtDeco austera e rigorosa con i suoi giardini perfettamente geometrici. Ci siamo diretti poi verso l’Oceano per visitare un’altra opera architettonica che avevo studiato tempo fa e che mi ha sempre affascinata: Les Piscinas das Mares di Alvaro Siza. Sono delle meravigliose terrazze incastonate nella scogliera che si fondono perfettamente con il paesaggio, l’acqua è quella dell’Oceano, quindi gelida! meritano comunque una visita anche solo per una passeggiata.

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Casa de Serralves

 

Aveiro: è una piccola e graziosa città costruita sui canali. Per visitarla potete fare un tour sull’acqua a bordo delle tipiche barchette colorate, i “moliceiros” oppure prendendo le “bugas”, biciclette gratis disponibili nel centro città. Da vedere i magnifici palazzi art nouveau nella Rossio Area. Il dolce da non perdere: gli “ovos moles”, buoni e graziosi con le loro forme marine.

A 10 minuti di distanza c’è un piccolo paesino di pescatori molto caratteristico, CostaGrande. Qui troverete le tipiche case a righe blu, gialle, rosse e verdi e moltissimi ristoranti favolosi dove si cucina il pescato del giorno. Inutile dirvi di fare in modo di capitarci nell’ora di pranzo. 

Cabo de Roca: è il punto più a Ovest d’Europa. Il faro sopra la scogliera e il mare di nuvole sotto di noi che proseguiva a perdita d’occhio fino all’orizzonte è stata un’esperienza fantastica.. Un punto panoramico in cui concedersi sicuramente una breve sosta prima di arrivare a Sintra.

Sintra: Con le sue montagne, i boschi pittoreschi, giardini esotici e palazzi stupendi, Sintra sembra una pagina strappata da un libro di fiabe. Arrivando in questo parco naturale vi sembrerà davvero di entrare in un altro mondo. Vi arrampicherete su un colle con un tuc tuc passando per palazzi e castelli assolutamente assurdi e unici. Vi assicuro che non avete mai visto nulla di così strambo come i palazzi in stile manuelino di questa città. Sintra è bella proprio per questo, perchè è assurda! Le sue forme, l’architettura, gli arredi dei suoi palazzi.. tutto è incredibilmente colorato ed eccentrico.

Cosa non potete perdervi? Il Palazzo Da Pena, il bizzarro castello gialloarancioneerosso in cima al colle, (vi consiglio di prenotare i biglietti online per saltare la lunghissima fila all’entrata). Il Castello dei Mori con la sua muraglia spettacolare che è proprio li vicino (ci tengo a specificarvelo perchè le vostre giornate a Sintra saranno mooolto stancanti, è un continuo sali e scendi tra un palazzo e l’altro e a volte bisogna anche scarpinare sù per il colle ma non temete, i tuc tuc saranno preziosi alleati). Infine, Quinta de Regaleira con la sua scala a chiocciola spettacolare e il Palazzo Reale nel centro storico sono tra le mete consigliate. 

I “travesseiros” sono i dolci tipici di Sintra, non partite senza aver fatto prima una sosta da “pasticceria Piriquita”.

Per la pausa pranzo o la cena invece consiglio Tascantiga, a due passi da Palazzo Reale. Servono il cibo nei vasi per fiori in terracotta… non c’è bisogno di dire altro! 😍

 

Cascais: Spiaggia, sole, cocktail serviti negli ananas e ristoranti all’aperto nelle vie del centro.. qui è sempre vacanza! Magari l’Oceano è troppo freddo per farvi un bagno ma questa città merita certamente una sosta per visitare la celebre “Casa das Historias” di Souto de Moura, il riconoscibilissimo centro culturale rosa che si trova proprio li accanto, e il centro città pedonale.

Abbiamo mangiato da “Moules and Gin” le cozze marinate più buone del mondo (vi dico la verità, mi avevano già convinta quando ho visto le ciotole in latta vintage nelle quali le servivano..) consigliassimo, sia per il format sia per il cibo squisito! Anche Cascais, affacciandosi sull’Oceano, offre un punto panoramico stupendo; la “Boca do inferno”, a pochi minuti dal centro.

A proposito di inferno.. sulla via del ritorno ci siamo fermati al “farol de Nazarè”: La Mecca dei surfisti più bravi (e pazzi), qui il paesaggio è da brivido, ci sono le onde più alte del mondo che si infrangono sulla scogliera e proprio in questo punto è stato stabilito il record dell’onda più alta mai cavalcata con la tavola. Ecco una foto dell’impresa che (grazie al cielo) non ho scattato io 😅

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Non abbiamo incluso Lisbona nel nostro tour perchè già visitata in passato ma se non siete mai stati dovete assolutamente dedicarle almeno un paio di giorni… I tram gialli, i Pastel de Nata, la torre di Belem sono un ricordo bellissimo.

Avevamo in programma anche una visita a Leiria e Coimbra ma non ce l’abbiamo fatta con i tempi, però va bene cosi, quando si viaggia bisogna concedersi delle variazioni sulla tabella di marcia per godersi davvero fino in fondo l’esperienza. Abbiamo visto moltissime città stupende e paesaggi unici, alcuni da togliere il fiato.. Sono stati 800 km di chiacchiere, dolcezza, risate, cose belle e sorrisi.

Bea

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Le mete più insolite e originali – Stoccolma

Era da diverso tempo che desideravo visitare Stoccolma, una città ricca di particolari e luoghi da scoprire  perdendosi tra casette colorate, canali, negozietti nordici…

Tra i miei compagni di avventura, la mamma. A volte penso che una delle più grandi fortune è di avere persone che, come lei, condividono con me una grande passione, che riescano a vedere e ad apprezzare le cose con gli stessi miei occhi ma con sfumature diverse..

Prima di iniziare questo bellissimo viaggio avevo preparato una selezione dei posti da visitare, da quelli più turistici, alle chicche nascoste.. quando riesco a scovarle mi danno sempre grandi soddisfazioni! Internet è il posto ideale dove poter trarre ispirazione. Faccio tanta ricerca prima di partire così da riuscire a scovare i segreti dei posti un po’ fuori dal solito giro turistico.

Così ho scoperto che Stoccolma non è fatta solo di grandi monumenti, musei e canali. Stoccolma è anche una città decisamente green (per questo l’ho amata tanto). Passeggiando per le strade e i parchi capita infatti di imbattersi in serre-bistrot da fine del mondo: due fra tutte, Rosendals Garden e Gamla Orangeriet Bergianska.

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Rosendals Garden

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Gamla Orangeriet Bergianska

 

Queste serre sono il paradiso per gli amanti dei fiori, vi consiglio di passare per l’ora di pranzo, ci sono coloratissimi buffet preparati con la frutta e verdura coltivati da loro. Questo, per me, è un bellissimo modo per respirare la vera essenza di Stoccolma.

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Carl Eldhs Museum

Altra scoperta meravigliosa è stata l’originale atelier in legno che si trova a Bellevue Park, dove sono conservate la sculture di Carl Eldhs, uno tra i più grandi scultori svedesi. Qui, circondati da centinaia di sculture in gesso, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Il museo è davvero unico e accogliente, una vera chicca… ma c’è di più! all’uscita trovate un bar in stile “English Old School”, qui servono the e caffè accompagnati da buffet di torte squisite… Per un paio d’ore mi è sembrato davvero di trovarmi in un’altra epoca!

Vi consiglio di dedicare almeno mezza giornata a perdervi tra le stradine di Gamla Stan, la parte vecchia di Stoccolma. Qui troverete le famosissime case colorate, il museo dei premi Nobel (interessante e molto ben organizzato) e i negozi di souvenirs con i prodotti tipici Svedesi… come i Dala Horse 🐴

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Ho avuto la fortuna di trovare tre bellissime giornate di sole che hanno reso davvero piacevole visitare la città a piedi.. anche se i modi per muoversi a Stoccolma sono davvero molti. In bici, in assoluto il modo più bello e coinvolgente. Come sapete l’organizzazione delle piste ciclabili è sorprendente. Poi ci sono i tour in barca, che propongono vari tour tra i fiordi… Ma se dovesse andarvi “male” e trovare pioggia non disperate, la Metro serve bene tutta la zona e potrete visitare le stazioni che sono delle vere e proprie opere d’arte. Trovate qui alcune tra le più belle.

Altri due suggerimenti originali su “come muoversi a Stoccolma“, sentite qui: Il primo è il Tour sui tetti  dove potrete godervi la vista della città insieme ad una bella dose di sana adrenalina! il secondo è il “Ghost tour“, degli storyteller vi racconteranno leggende e fatti storici realmente accaduti che riguardano la parte vecchia della città, un modo curioso e affascinante (ok, forse anche un po’ creepy) di muoversi per le strade di Gamla Stan.

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Poi si, ci sono anche tutte le mete turistiche che vale davvero la pena visitare, come Il Museo Nobel, che vi accennavo prima. Il Municipio, con visita guidata, dove potrete ammirare la Sala Blu, qui viene servito il banchetto in occasione delle cerimonie del premio Nobel, la Sala Oro… quella del Principe…  Il museo Fotografiska, che è stata un’altra bella scoperta. In questo periodo sono esposti i lavori di Ellen Von Unwerth, sempre sfacciati e provocatori legati alle fotografie di moda e ai ritratti di personaggi femminili famosi.

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E questi siamo noi, a fine vacanza… dopo chilometri a piedi tra le strade di Stoccolma, con gli occhi pieni di bellezza e tanti bei ricordi nel cuore!

Non mi sono dimenticata.. trovate lo shopping tour qui!  🙃

Decorare la tavola di Pasqua: idea DIY

Non vedevo l’ora di mostrarvi la mia idea per il table setting di Pasqua. Come vi ho raccontato sui social, ho pensato ad un centrotavola veloce ma d’effetto che potrete realizzare facilmente e in poco tempo. Con questa proposta DIY sono certa che la vostra casa si vestirà di allegria e di una fresca folata di primavera!

Io quest’anno ho voluto concentrarmi sulle tonalità polverose del blu e dell’azzurro, che mi piacciono moltissimo. Ho preparato un centrotavola dai colori tenui che sarà il vero protagonista dell’apparecchiatura e catturerà l’attenzione degli ospiti.

Sono partita dalla base, un runner bianco grezzo ma elegantissimo che attraversa il tavolo al centro. Lungo il runner ho posizionato contenitori in vetro giocando con forme e altezze diverse.. barattoli, alzatine, piatti… e le ho riempite con uova, in ordine di tonalità, da quelle bianche a quelle blu polverose. (Potete vedere il video di come ho apparecchiato la tavola QUI).

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Come si colorano le uova? Ho acquistato due tempere, una color azzurro pastello e una nera. Il segreto per creare colori sulla stessa tonalità è aggiungere al barattolo di azzurro  un po’ di nero. Colorate le uova dalle più chiare alle più scure. Ogni volta che vorrete cambiare tonalità aggiungete del nero nel barattolo. E’ un trucco semplice che limiterà sprechi di vernice. Potrete ottenere infinite sfumature di colori, io ne ho realizzate due; il turchese e il blu polveroso.

Avete visto come le ho dipinte? (trovate il video QUI)

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Non avendo utilizzato fiori per l’apparecchiatura (gravissimo!!) non poteva mancare un tocco green che rende la tavola rustica, raffinata e fresca, così ho abbellito tutto con dei rametti di ulivo.

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Per le stoviglie ho utilizzato dei piatti vintage color azzurro polveroso, che riprendono la tonalità delle uova. Trovo che la semplicità di questa apparecchiatura la renda romanticamente bucolica, voi cosa ne dite? vi è piaciuta?

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Vi auguro una Pasqua serena e felice… e aspetto di vedere tutte le foto delle vostre tavole 😉

Mercanteinfiera: bellezza senza tempo

Come scovare oggetti d’arredo vintage speciali e unici? Se siete alla ricerca del mobile retrò perfetto o di un dettaglio d’antiquariato per impreziosire la vostra casa che vi faccia perdere la testa, dovete assolutamente partecipare a Mercanteinfiera!

è l’evento per eccellenza dedicato al vintage, si trova a Parma e visitarlo è come compiere un bellissimo viaggio indietro nel tempo. Io ci sono stata un mese fa e mi è piaciuto moltissimo.. beh, se siete amanti degli arredi vintage non potrebbe essere altrimenti, ve lo assicuro! 😉

Troverete mobili, arredi per la casa e il giardino, vecchie stampe e illustrazioni (si, ci sono anche quelle botaniche 😍) e poi vestiti, orologi da polso, cappelli, bijoux..

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Dove un occhio distratto potrebbe vedere solo qualcosa di vecchio, noi vintage addicted sappiamo in realtà che ogni oggetto è lì che aspetta di essere compreso e valorizzato.

Non vi capita mai, mentre state visitando un mercato dell’antiquariato, di vedere qualcosa e pensare che si trova lì proprio per voi? Io ho pensato proprio questo quando ho visto le lettere di una vecchia insegna smontata. Quella lettera B rosa cipria un po’ macchiata di azzurro era lì proprio per me… e infatti adesso è appesa in camera mia, sulla parete tortora, vi farò vedere presto le foto, la trovo stupenda!

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..Mercanteinfiera tornerà la prima settimana di Marzo e io non vedo l’ora di scoprire tutte le novità del prossimo anno! (le date precise potrete trovarle sul sito)

Io ho in programma di ritornarci, e voi che fate? venite?! sarà una bellissima occasione per conoscersi e per scoprire tanti oggetti unici e interessanti insieme! 😉

Bea

L’autunno a Orticolario

Aspetto sempre con impazienza l’appuntamento con Orticolario. Il magnifico giardino di Villa Erba, i fiori freschi, i profumi dell’autunno, i riflessi del lago, i sorrisi e le passeggiate tra la natura rendono questo evento unico e affascinante.
Mi piace l’idea di portare un po’ della sua magia qui nel blog e inaugurare la stagione autunnale, così ho deciso di scrivere un articolo per raccontare, a chi non ha potuto partecipare, le bellezze di questa edizione.
Ogni anno Orticolario propone un tema.. e un fiore.
Quest’anno il tema era “la luna e la terra” ed è stato scelto come fiore l’elegante e colorata Fuchsia, spesso paragonata ad una ballerina per la sua grazia e per i petali a forma di tutù.

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Illustrazioni di Silvia Molinari

Non solo fiori ma anche prodotti per il giardinaggio e accessori vintage, che rendono il giardino una location accogliente dove ricevere gli ospiti. Stoffe, candele, vecchi barattoli… questo è il suggestivo stand di “All’origine”, che ogni anno stupisce con le sue installazioni sempre molto curate e scenografiche.
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Sono state molte le ispirazioni per quanto riguarda il table setting. “Res Naturae” ha optato per una tavola raw realizzata con materiali semplici: vasetti da giardinaggio, posate vintage, piccoli barattoli in vetro e fiori di campo, l’insieme era di una raffinatezza unica.. guardate che sedie!
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La seconda tavola che ho trovato davvero molto carina (e di ispirazione per le prossime cene) è quella di “Officinando”, che ha realizzato un runner di fiori lungo la tavola. Anche qui barattoli e contenitori di vetro di ogni tipo, che con le candele e l’acqua garantiscono sempre un ottimo risultato.
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Terza e ultima tavola quella realizzata da Samantha Robinson, una ceramista che vive in Australia, guardate i colori! Io mi sono innamorata di questo abbinamento tra heart wood (nominato colore dell’anno 2018) e rosa antico. Lo trovo incantevole, molto chic e romantico.
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Come creare le composizioni perfette per queste tavole? ci pensa “Anna Flower Designer” con i suoi originalissimi bouquet. Utilizza un accostamento di colori e di fiori “inusuali” che a me piace moltissimo e poi non lo so, ci mette quel qualcosa in più che non vi so spiegare cosa sia, vi consiglio solo di tenerla d’occhio sui social, è un vero talento! (@annaflowerdesigner)
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L’installazione vincitrice di Orticolario è stata “Ciclicità lunare” di Garden Lignano, ma quella che più mi ha emozionata e che, secondo il mio parere, ha saputo cogliere e rielaborare il tema lunare in un modo affascinante creando una scultura sospesa semplice ma di grandissimo effetto stata “Dentro alla luna” di Laura Consoni e Daniela Piazza.
Geniale la scelta di utilizzare la Lunaria, conosciuta anche come “gli occhiali del papa”, una tipologia di foglie molto comune che però ha una particolarità, la trasparenza. Se illuminate dalla giusta angolazione, le foglie, diventano traslucide e ricreano perfettamente la luminosità soffice e debole della luna.
A rendere ancor più magico questo spazio sono stati i musicisti e gli attori, che lo hanno animato con le loro performance e letture dedicate alla luna.
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E per finire.. anche in questo post voglio condividere con le design addicted una bellissima scoperta. Uno stand nordico (ma moolto più nordico di quello che state pensando), quello di “Il Etait une fois”.
Moltissimi i mobili e gli accessori vintage, vecchi assi di legno utilizzati come mensole, pigne, candelabri e pellame per arredare la tavola e la casa.. il tutto in uno stand incantevole che non ho potuto fotografare come avrei voluto per il gran flusso di persone, comunque potete trovare tutto sul loro sito web.
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Tra l’altro quest anno per la prima volta ho raggiunto Villa Erba con il battello, da Como. Attraccare sul piccolo molo della villa ha la sua magia, sotto il pallido sole autunnale tra i riflessi del lago..molto poetico.
..sarebbe stato ancor più poetico se non fossi stata l’unica ingenua a non accorgermi della presenza della giornalista del TG5, e così, non essendo riuscita a dileguarmi prima del suo arrivo, sono apparsa in tv..un’emozione anche questa, più o meno..

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Le installazioni sono state davvero belle e molto apprezzate, da tutti. Ma proprio tutti! Come quella qui sotto di Alexandre Thomas🙂
Spero di avervi emozionate e di avervi fatto rivivere un po’ quello che è stato il week end a Orticolario.
L’autunno è il mese delle mie fiere preferite.. state connesse perché tra pochi giorni vi farò conoscere un altro evento, di un genere un po’ diverso, ma che vi farà ugualmente impazzire!
Bea
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Wedding planner..con i fiocchi

Affascinata dal mondo degli eventi, ho sempre voluto scoprire come si muovono e come lavorano i professionisti dietro le quinte.. Pensate ad esempio ai matrimoni; fiori, luci, colori, idee.. Tutto sembra essere così naturale, semplice, perfetto. In realtà no, è frutto di organizzatrici instancabili, come Elena ed Anna, due professioniste del wedding che hanno trasformato la loro passione in un’attività; “Benevent Planner“. Oggi ci sveleranno tutti i loro segreti e ci daranno qualche consiglio su come rendere davvero speciale il GRANDE GIORNO.  Buona lettura!

Buongiorno Elena ed Anna, il ruolo di wedding planner è un lavoro molto sfaccettato, ci raccontate di cosa vi occupate e cosa vi piace di più?

Certo, ci occupiamo di concretizzare i sogni delle coppie e dare forma ad ogni più piccolo loro desiderio, seguiamo i matrimoni dalla creazione delle partecipazioni ai dettagli della cerimonia. Sicuramente quello che ci piace di più è la parte di design e di progettazione dell’evento.. Poi ci sono gli sguardi, le parole e le mail di ringraziamento alla fine del matrimonio delle nostre coppie che ci fanno sempre emozionare

 

 

L’impronta personale che non manca mai nei matrimoni che organizzate?

La nostra impronta personale è senza dubio la coerenza! Per noi è indispensabile che i nostri matrimoni abbiano uno stile deciso, in modo da poter raccontare una “storia” durante l’evento. Per questo motivo dedichiamo molto tempo alla scelta di un tema ascoltando le storie, le esigenze e i sogni dei nostri sposi..poi creiamo un’ immagine coordinata ed un evento ricco di dettagli nello stesso stile 

Come riuscite a combinare il vostro stile con i gusti e le esigenze del cliente?

I clienti ci scelgono perché apprezzano i nostri lavori e amano farsi dare qualche consiglio o dritta. Si fidano molto di noi e questo ci rende molto orgogliose. Nonostante questo, però, ogni matrimonio è unico e “cucito su misura”, per questo siamo sempre all’ascolto dei nostri sposi. E’ proprio da questo continuo confronto e scambio di idee che nasce un’alchimia che rende tutto più facile

 

 

Lavorate in una città molto scenografica, perfetta cornice per un matrimonio, sono curiosa di sapere la location più particolare nella quale avete lavorato.

E’ vero, siamo molto fortunate ad avere come panorama il lago di Como. E’ una meta molto suggestiva e anche molto richiesta come destination wedding. Noi però non ci fermiamo qui, siamo delle organizzatrici di matrimoni dallo spirito libero e ci piace moltissimo viaggiare e lasciarci ispirare da luoghi e paesaggi nuovi. Infatti una delle location più belle e dove abbiamo amato lavorare sono state le Dolomiti, abbiamo organizzato un elopement proprio in questi giorni!

matrimoniodolomiti

Una wedding planner è prima di tutto una problem solver, l’imprevisto fa (quasi sempre) parte dell’evento, come ci si comporta quando il piano A non funziona?

Beh, non esiste piano A senza piano B. Siamo un creative team ma con i piedi ben piantati a terra! Da noi l’organizzazione è al primo posto 

Ci raccontate in anteprima quali saranno le novità e le tendenze per matrimoni della prossima stagione: l’autunno?

Per scoprire le anteprime della prossima stagione bisogna guardare oltreoceano, i blog più influenti del nostro settore si trovano in California. Ci piace vivere e vedere in prima persona tutte le novità riguardo i matrimoni, per questo ci teniamo aggiornate con continui viaggi. Possiamo dirvi che anche quest anno lo stile boho ispirerà moltissime coppie. A proposito, avete visto le foto del nostro ultimo lavoro?  ( le trovate QUI )

 

 

Volete condividere con noi un profilo Instagram / blog che amate?

Certo, vi consigliamo il raffinatissimo profilo Instagram di @JoyProctor, wedding planner americana dallo stile minimal ed elegante

 

 

Come vedete l’utilizzo dei social media nel vostro lavoro?

E’ molto importante per farsi conoscere e per arrivare alla coppie.. e poi è un bel modo per comunicare e per ricevere feedback al termine dell’evento. Impazziamo quando riceviamo un messaggio con scritto “ Abbiamo amato il vostro stile …”

 

 

Infine, non posso non chiedervi, quale è stato il matrimonio che avete amato e che vi ha emozionato di più?

Difficile dire il matrimonio preferito, tutti quelli che seguiamo ci appassionano, ci insegnano qualcosa e ci motivano a continuare la nostra avventura, ognuno per un motivo diverso. Ogni lavoro per noi è unico, è una sfida a cercare di fare sempre meglio e di arrivare al cuore e alla mente delle nostre coppie e dei loro cari.

Ringrazio Elena ed Anna per questa interessantissima e curiosa intervista. Se volete contattarle o dare un’occhiata ai loro meravigliosi lavori potete visitare il loro sito QUI.

..Con le immagini dei loro allestimenti io mi sono riempita gli occhi di bellezza! Le trovo davvero eccezionali, è un piacere seguire il loro profilo su Instagram @BeneventPlanner (consigliassimo!!) 😉

 

Fotografie di: Margerita Calati, Lillyredcreative e Irene Fucci

 

Bea