Fiori e bon ton

Un pranzo in compagnia, una location da favola, la possibilità di imparare tante cose nuove su composizioni floreali e table setting… Il workshop a cui Matteo di Flower Art mi ha invitata a partecipare è stato un momento di rara bellezza. Le sue composizioni trasmettono emozioni, sono un’esplosione di colori, forme, profumi… le conoscete, vero?!

Vi ho raccontato (quasi) tutto nelle storie che ho messo in evidenza… ma ci tenevo a scrivervi, nel dettaglio, tutto quello che abbiamo fatto in quella giornata meravigliosa.

workshop2

L’insegnamento più prezioso che ho ricevuto da questo corso è certamente uno: essere creativi! Un centrotavola floreale non deve contenere per forza solo fiori, ci sono altri elementi della natura che possono essere inseriti, come ad esempio la frutta e la verdura.  Noi abbiamo utilizzato le fragole di bosco ancora acerbe, verdi e rosa pallide.. che nell’insieme erano un incanto 🍓

..E se non abbiamo il vaso giusto per realizzarlo? La soluzione è sempre la stessa, usare la fantasia. Matteo ci ha insegnato come rivestire un classico sottovaso in plastica con  dei gambi di sedano… o qualsiasi altra cosa troviamo in casa 🥦

Matteo

tavola

Abbiamo poi parlato di mise en place e di galateo con Giorgia Fantin Borghi, Stylish Table Designer. Ci ha raccontato curiosissimi aneddoti storici riguardo l’apparecchiatura della tavola e ci ha spiegato come sono cambiate le abitudini culinarie negli anni…

Ho imparato alcune cose su come apparecchiare seguendo le regole del galateo.. sapevate che le sedute devono essere tutte equidistanti tra loro e occorre misurarle con un metro per essere sicuri che siano precise?

DSC_0058

Ma ora.. il dubbio più grande, la domanda che tutti, chi prima o chi poi, ci siamo posti nella vita: come si utilizzano le posate e come si ripongono nel piatto a fine pasto? Ecco qui, dubbio risolto:

Un’altra buona norma, secondo il galateo, è quella di lasciare un pensiero, un ricordo, un cadeaux ai nostri ospiti. Come questo quadernino dipinto a mano.

dipintoamano

Tra il workshop e la lezione di bon ton a tavola abbiamo ricevuto una lunch box, sempre a tema floreale, i fiori sono stati il fil rouge che hanno accompagnato tutte le nostre attività in questa giornata, dal centrotavola, al pranzo, al servizio di piatti…

Alcune di voi avranno già indovinato… ma sapete qual è la location che ci ha ospitati per questo magnifico evento? Il Fusillo Lab, a Milano. Uno spazio incantevole gestito da Michael, fotografo di professione e chef per passione. Si tratta proprio del suo studio fotografico, che si può trasformare in una preziosa cornice per eventi, che sono sempre in linea con la sua filosofia di slow living. L’atmosfera accogliente e la bellezza degli arredi vintage, rende il Fusillo Lab la location perfetta in cui rifugiarsi nel week end per una tazza di caffè (che vi consiglio di provare, Michael è un super esperto di caffè ed è davvero uno dei più buoni che abbia mai provato).

E allora, siete curiose di vedere come è venuta la nostra tavola?

tavolafinale

.. Cosa ne dite? Vi è piaciuta?

L’evento è stato organizzato da Gloria di Pigna Colada Lab , è un’agenzia di comunicazione e digital PR di Milano. Beh, ha fatto un vero capolavoro! è stata una bellissima giornata “slow”, trascorsa tra fiori… e sorrisi 👏🏻 GRAZIE!

Una cartiera trasformata in cucina: idee creative e spunti

Cos’hanno in comune un laboratorio di cucina e una vecchia cartiera? ce lo spiega Federica, chef-filosofa di Como, che ha voluto dare al suo meraviglioso laboratorio l’impronta di una cucina di casa, calda e accogliente, adottando però soluzioni personalizzate, funzionali.. e stravaganti.

Attenzione: l’ articolo contiene mille idee super creative da cui prendere spunto ! 😉

Entrata sala da pranzo
Federica, proprietaria e cuoca di “IncominciaperC”

Incomincia per C è un laboratorio diviso in cucina, sala da pranzo e sala eventi. La necessità di Federica era quella di rendere questi ambienti tutti comunicanti tra loro, proprio per favorire l’idea di social cooking, e quindi, preparare da mangiare stando tutti insieme, collaborando.

La cucina, per questioni igieniche, doveva essere separata dal resto degli spazi.. e guardate cosa si è inventata! Una parete divisoria in ferro e vetro che delimita lo spazio ma allo stesso tempo, grazie alla sua trasparenza, permette di avere una continuità visiva tra sala da pranzo e cucina. Oltre alla divisione data da questa parete, c’è anche lo stacco del pavimento che da parquet si trasforma in piastrelle (stile vecchie cementine).

La soluzione della parete divisoria è stata utilizzata anche per interrompere la profondità della sala eventi che, essendo un capannone, era davvero estesa. In questo modo ha ottenuto un ingresso certamente più di impatto (la parete, senza vetro, si trasforma in una libreria porta-oggetti altamente decorabile) e ha reso la sala più “dinamica”. 

Gli elementi d’arredo che caratterizzano questo spazio sono senza dubbio i mobili vintage, dalle sedie di forme e colore diversi, ai tavoli, al mobile industriale con il piano effetto ruggine… Il segreto per ottenere uno spazio così “vissuto” è quello di fare spesso visita a rigattieri, fino a che non si trova il mobile perfetto. Altrimenti ci sono rivenditori di prodotti vintage già recuperati e pronti per essere utilizzati, come ad esempio All’origine. (Le sedie che vedete in foto arrivano proprio da li!)

Ho bevuto un caffè con Federica, che mi ha raccontato qualcosa in più sul suo spazio eventi e sull’organizzazione della sua cucina, trovate l’intervista qui sotto 👇

Una cartiera..trasformata in una cucina, che mix curioso! raccontaci la storia!

Due anni fa vidi questa cartiera, era ormai un vecchio rudere… mi innamorai della sua luce e dell’energia positiva che emanava. Scoprì in seguito che apparteneva ai nonni di una mia carissima amica, diventata appunto, grafica. Per omaggiare questo luogo decisi che avrei mantenuto il suo nome: “La carteria”. “Incomicia per C” è il nome della mia attività, un nome volutamente misterioso, proprio come quando ho avviato questo progetto, in punta di piedi, quasi in segreto… C sta per “cucina”, “catering”… e “cartiera”. Ormai sono passati 14 anni da quando ho iniziato e il mio sogno si è trasformato in un’attività che mi regala immense soddisfazioni e che mi permette di partecipare a numerosi eventi, progetti interessanti e creativamente stimolanti.

Come sono suddivisi gli spazi nel tuo laboratorio?

Il polmone della cartiera è senza dubbio la cucina e la sua caratteristica principale è che mi rispecchia in pieno. Per metà è professionale; il forno, l’abbattitore e l’isola centrale di “Alpes Inox” sono elementi propri di una cucina industriale. Allo stesso tempo, però, è anche la cucina di casa e quindi c’è spazio per gli elettrodomestici in stile vintage che tanto mi piacciono, come l’impastatrice di “Kitchen Aid, che è in assoluto il mio elettrodomestico del cuore.. sai, la pasta è alla base di ogni mia ricetta.

Il tuo segreto per trasformare il laboratorio in uno spazio accogliente?

Per creare uno spazio accogliente bisogna seguire il proprio gusto e istinto. Io cerco elementi e arredi che mi piacciono. Alcuni sono mobili di famiglia, altri elementi vintage di recupero, poi ci sono oggetti di artigianato, regali… A prima vista potrebbe sembrare “una cozzaglia” di cose ma in realtà, ciò che tiene insieme questi oggetti, è il mio gusto personale. Mi piace l’idea di accogliere i visitatori facendoli entrare nel mio mondo

Hai un “ingrediente speciale” anche per la mise en place?

Il mio ingrediente principale è “trasgredire le regole classiche”! Stupire con dei dettagli inaspettati, eccessivi e super colorati. Ciò che assolutamente non può mancare nelle mie mise en place, sono le tovaglie vivaci decorate a mano della mia amica Lisa Corti, artista tessile.

MISE EN PLACE IN STILE LYKKE

Probabilmente conoscerete già tutto riguardo la filosofia Hygge (si pronuncia hoo-gah),  lo stile di vita Danese che si concentra sull’assaporare i piccoli piaceri quotidiani. Se dico “Hygge” mi immagino una bella tazza di infuso da assaporare sotto il plaid, al caldo, davanti al camino, in un confortevole maglione di lana… illuminata dalla luce di una candela, in una casa accogliente.. in compagnia.

Wiking è l’autore del libro di grandissimo successo intitolato“Hygge: the danish way to live well”, è proprio lui che ha fatto conoscere al mondo questo modo di approciarsi alla vita tipico dei danesi. Dovete sapere che di recente ha pubblicato un altro libro, The Little Book of Lykke”, che parla di come trovare ogni giorno nelle abitudini quotidiane la “felicità”, che in danese è, appunto, “Lykke”.

(lo trovate QUI – non è ancora disponibile la versione in italiano)

Si dice che Copenhagen sia la città più “Lykke” al mondo e Wiking ha deciso di svelare alcune abitudini che contribuiscono a rendere il suo popolo così felice. Nonostante sia difficile trovare una formula universale per la felicità, visto che questa ha certamente sfumature diverse per ciascuno di noi, ci sono comunque dei consigli per imparare a vivere in modo più sereno.

Quali? Eccone alcuni. A Copenhagen si esce dagli uffici alle cinque, in modo da riuscire a trascorrere ogni giorno il tempo necessario con la propria famiglia e con gli amici, non si usano macchine ma ci si sposta utilizzando la bicicletta all’aria aperta, cosi anche gli spostamenti diventano un’occasione per praticare un pò di sport. Secondo questa filosofia di vita la ricerca della felicità consiste nello stare il più possibile in compagnia e nell’essere gentili con tutti, sempre. 

Proprio per questo i pranzi e le cene in casa sono una delle cose più Lykke in assoluto. Ospitare gli amici è un ottimo modo per stare in compagnia, rilassarsi e condividere piacevoli momenti insieme. Vediamo allora in cosa consiste un un pasto “felice” danese. Più che il cibo di per sé, ciò che conta davvero è il rituale.

Ho deciso quindi di realizzare un table setting in stile Lykke, tenendo conto dei principi su cui si basa questa filosofia di vita:

  • Ho predisposto la tavola per 3 portate (antipasto, portata principale e dolce) con il giusto numero di piatti, fondine, ciotole e posate.
  • La tovaglia e tovaglioli devono essere rigorosamente in stoffa, a sottolineare l’importanza di questo rituale.
  • Un dettaglio Lykke molto importante è far trovare sulla tavola un piccolo dono ad ognuno degli ospiti.. un tag, un fiore, un oggetto DIY… che ricordi quel momento trascorso insieme.
  • Prendersi il tempo necessario. Non c’è nulla di più Lykke che passare ore seduti a tavola con le persone a cui si vuole bene
  • Mangiare in compagnia, la solitudine è la peggior nemica della felicità.

Ecco allora la mia idea per una mise en place 100% Lykke!

tavolalykke2tavolalykke3tavolalykke1


La filosofia Lykke, però, è molto di più di questo. Secondo Wiking ci sono 10 pilastri fondamentali da seguire per vivere felici e stare bene con se stessi. Leggete qui, sono davvero interessanti:

  1. Crea il tuo rituale a tavola e concediti del tempo per stare con la tua famiglia e i tuoi amici, godendo del buon cibo e della loro compagnia
  2. Trasforma il tuo ambiente in una comunità per condividere con più persone possibili le tue capacità e i tuoi interessi. Lo scambio di idee e aiutarsi reciprocamente è fondamentale per essere felici
  3. Disconnettiti. A volte le connessioni online ci disconnettono dal mondo reale, per questo, rinunciamo per alcuni periodi di tempo al nostro cellulare
  4. Goditi il viaggio. ( il mio insegnamento Lykke preferito) Sii consapevole che il percorso che farai per arrivare ad un obiettivo sarà più emozionante del momento in cui taglierai il traguardo… quando si dice “il bello del viaggio non è la meta ma il percorso…” 
  5. Vivi le esperienze. Immergiti a capofitto in ogni cosa che fai e VIVILA!
  6. Grandi acquisti per grandi occasioni, premiati e concediti delle ricompense.
  7. Quando parlo di ricompense… non intendo solo oggetti materiali, ma esperienze! Se goduta nel modo giusto, un’esperienza varrà sicuramente più del prezzo che l’hai pagata
  8. Aiuta. Non offrire il tuo aiuto solo quando ti viene chiesto, spesso le persone che non lo richiedono sono coloro che ne hanno più bisogno
  9. Esci dalla tua confort zone e non ti ancorare a ciò che ti piace di più o che ti riesce meglio. Datti la possibilità di sperimentare
  10. Cammina. Scendi a una fermata prima della metro, prendi le scale e non l’ascensore. Sostituisci la pausa caffè con una breve passeggiata e quando puoi, muoviti in bicicletta…come un vero danese!

Credo che siano dei consigli preziosi per aiutarci ad apprezzare la vita.. e trovare sempre un motivo per sorridere! Cosa ne pensate? io ho deciso che mi impegnerò a rispettarli 😊

Utilizzare il colore per rinnovare gli spazi

La scorsa settimana ho partecipato ad una giornata di formazione per noi blogger che ci occupiamo di interni. In compagnia di Antonella @blogacavolo, Valentina @iltettodellenuvole ed Elena @ritaglicreativi sono stata ospite di Fleur, un’azienda di vernici bresciana che se ancora non conoscete, vi invito a scoprire qui. 

I loro prodotti sono di altissima qualità, grazie alle loro numerosissime caratteristiche si prestano sia a progetti di arredamento sia a lavori artistici e in generale alle belle arti, è incredibile la quantità di tecniche che si possono sperimentare, pouring, shabby, cracklè… Avete visto i video della nostra giornata trascorsa in mezzo ai colori? Li trovate nelle mie storie in evidenza.

 

Se state pensando di rinnovare un angolo della casa utilizzando il colore ecco qualche prezioso suggerimento (e qualche immagine ispirazionale da Pinterest).

I consigli che dovrei darvi sono tantissimi, ho cercato di riassumere in 5 punti quelli che, secondo me, sono i più importanti. Bene, iniziamo:

  1. So bene che vorresti partire in quarta con un colore ben preciso ma fermati, e guardati bene intorno. Probabilmente l’ambiente in cui ti trovi, se osservato attentamente, ti suggerirà da sé la tonalità giusta. Osserva il contesto, i materiali presenti… 

  2. La luce modifica qualsiasi colore, e può variare anche di stanza in stanza a seconda dell’orientamento delle finestre. Perciò è meglio, prima di verniciare tutto il muro, fare delle prova di colore ed osservare il risultato nelle varie ore del giorno. 

  3. E’ una regola che in molti già sanno, ma che è sempre meglio ricordare: i colori chiari ampliano uno spazio, quelli scuri lo rimpiccioliscono. Se ad esempio vuoi “abbassare” un controsoffito molto alto, una soluzione è dipingerlo di una tonalità scura. Se invece vuoi “allargare” le pareti di un corridoio lungo e stretto  per evitare un effetto caustrofobico, utilizza tonalità chiare. Non esiste una soluzione giusta o sbagliata, la scelta dipende dallo spazio e, soprattutto, dall’effetto che si vuole ottenere da questo. 

  4. Verniciare un oggetto o una parete con un colore d’accento (in forte contrasto con gli altri colori presenti nell’ambiente) può essere una soluzione per catturare l’attenzione su un angolo specifico della casa, valorizzandolo. Può anche essere, però, un ottimo escamotage per ravvivare un angolo poco riuscito, quello che ci sembra essere più bruttino e che vorremmo nascondere

  5. Un oggetto e una parete possono anche essere dipinto tono su tono, o per mimetizzarli, o per creare un effetto ottico interessante. Se superfici diverse vengono verniciate con lo stesso colore, ciò che verrà evidenziata sarà la loro matericità. Ogni materiale cattura in modo differente il colore e la luce si rifrange in modo diverso su di esso. Quindi, superfici dello stesso colore non sono per forza uniformi e piatte se si gioca con i materiali e le ombre. 

    Spero che i miei consigli vi siano stati di aiuto e se avete domande.. scrivetemi! 😉 Bea

re-Restyling della mia camera

Dopo il primo restyling della mia camera, di cui vi avevo parlato un bel po’ tempo fa, (ve lo ricordate? click qui) sono pronta a mostrarvi la versione finale! In realtà è un continuo work in progress, mi piace cambiare la disposizione di mobili e sostituire periodicamente gli arredi.. insomma, anche la versione finale non sarà proprio “FINALE”.. preparatevi già ad un re-re-restyling nei prossimi mesi ! 😊

Ho ritenuto che questo fosse il momento perfetto per farvi fare un room tour! Primo perchè in questi giorni sto trascorrendo molto del mio tempo qui (grazie tesi di laurea!) e mi farebbe piacere “avervi insieme a me”, secondo, perchè finalmente c’è una luce primaverile degna di essere chiamata tale che la rende bellissima.. Sono certa che le interior addicted che mi seguono capiranno che non si puo’ studiare e menchemeno fare ricerca in un posto brutto e ostile.. quindi, avere una camera accogliente e piacevole, era il primo passo fondamentale per una buona riuscita della tesi. Beh, diciamo che ho preso il pretesto per dedicare un po’ del mio tempo agli ultimi ritocchi! 😅

Rispetto all’ultima volta ho aggiunto qualche piccolo ritocco, dei souvenir dei miei ultimi viaggi, piccoli complementi di arredo vintage e qualche new entry super nordica…

IMG_8205

IMG_8008

IMG_8220 2

IMG_8210

IMG_8005

Ma non puo’ esserci un DOPO senza un PRIMA.. e così, per non farmi mancare niente, non solo vi mostrerò il prima e il dopo.. ma anche il DURANTE!

primadurantedopo

Come è cambiata la zona letto? Prima cosa, via il cartongesso-comodino (ORRORE) e carta da parati a righe annessa. Ho alleggerito l’ambiente sostituendo arredi ingombranti e scuri, come la cassapanca ai piedi del letto, con altri più esili e chiari, come ad esempio lo sgabello che ho ristrutturato e la vecchia antina in legno. Essendo la mia camera incredibilmente alta, ho sfruttato lo spazio in altezza appendendo quadri e poster. Combinare stili diversi, come nordico e vintage, a volte, puo’ dare ottimi risultati!

primadurantedopo2

Come è cambiata la zona studio? Ho la fortuna di avere due grandi finestre e non c’è niente di meglio che studiare con una finestra davanti (non lo dico io, lo dicono gli psicologi.. e secondo me hanno ragione!) Ho cambiato la disposizione della scrivania perchè non è detto che tutti i mobili debbano stare per forza lungo il perimetro del muro, volevo rompere la monotonia e così l’ho girata, in modo che attraversasse la stanza.

Poi ho preso una ghirlanda di eucalipto, ricordo del matrimonio di Elena, e l’ho appesa al soffitto con un giro di luci a prisma di Maisonsdumonde e i paralume in carta Ikea (della serie.. mini spesa, massima resa). Mi piaceva moltissimo anche l’idea delle bandierine ma volevo inserire un elemento green a tutti i costi e quindi via, rimpiazzate! .. magari però tra qualche mese torneranno…

Consiglio: trovo che personalizzare un ambiente mescolando vecchio e nuovo, superfici lisce con superfici irregolari, colori tenui pastello a tonalità grezze e naturali sia un’ottima soluzione, l’occhio ama le sovrapposizioni e i contrasti!

IMG_8221

Spero che il mio room tour vi sia piaciuto e che i miei consigli di restyling possano esservi utili! .. vi saluto con una parte della mia collezione di vasetti nordici che io trovo dannatamente belli !

Bea

Arredare bene..per dormire meglio!

In guerra continua con Morfeo? Oggi, 16 Marzo, in occasione della giornata mondiale del sonno, vi scriverò alcuni piccoli accorgimenti per aiutarvi ad arredare al meglio la vostra camera, così che possa conciliare il sonno e rilassare la vostra mente.

Realizzare un ambiente adatto per riposare è abbastanza semplice. Scegliendo gli arredi giusti, disponendo in modo intelligente i mobili e prestando attenzione ai colori si puo’ migliorare la qualità del sonno e convincere la nostra mente a “mollare la presa”, ogni tanto.

Bene, ecco qui le mie linee guida:

CREARE UN RITO: Il primo consiglio che voglio darvi non riguarda l’arredo ma voi stessi. Prima di sdraiarsi a letto è buona abitudine cercare un angolino della propria casa in cui fare abitudinariamente, ogni sera, qualcosa prima di addormentarsi. C’è chi ama fare un lungo bagno caldo, chi distendersi sul tappeto a fare yoga, altri si sdraiano sul divano e rievocano piacevoli ricordi ascoltando musica o bevendo una tisana calda o leggendo qualche pagina di un libro sulla poltrona vicino al camino… Sono tutte pratiche e azioni che hanno un potente effetto calmante capace di portarci al sonno più velocemente o più serenamente, sbarazzandoci di tutti i pensieri accumulati durante la giornata.

COLORI E MATERIALI: Una volta compiuto il nostro rito rilassante (che non deve assolutamente includere l’utilizzo di qualsiasi dispositivo tecnologico.. eh si, perchè telefoni, televisori ecc. sono i peggiori nemici del sonno) dedichiamoci all’arredamento della camera da letto. Prima di tutto, i colori dovrebbero essere molto chiari, così da riflettere la luce e ampliare gli spazi. Gli azzurri e i grigi incrementano il relax e le palette neutre favoriscono la quiete. Da evitare i colori scuri o le tonalità troppo accese e brillanti. Per quanto riguarda i materiali ho un consiglio, scegliere la NATURALEZZA. Tendaggi impalpabili, lenzuola setose in cotone puro o lino… Un’ ottima idea per l’arredo, invece, è quella di utilizzare i legni chiari, meglio ancora se grezzi, o anche il rattan e la iuta, così da ricreare un’atmosfera delicata e accogliente.

LUCE E FORME: Sfruttate la luce naturale che entra dalle finestre disponendo il letto in modo che possa essere ben illuminato, la scelta di colori chiari e colori pastello che riflettono la luce senza assorbirla vi aiuterà molto. Per aumentare l’effetto rilassante, scegliete delle lampade con paralumi delicati, possibilmente in tela o rattan. Evitate le forme contorte o spigolose e ricercate l’armonia e la morbidezza delle curve.

PIANTE: Aloe Vera e Edera non sono solo piante facili da coltivare ma sono anche in grado di migliorare la qualità dell’aria emettendo ossigeno durante la notte, che per noi si traduce in una migliore qualità del sonno. Altre fiori con la stessa proprietà sono la lavanda, il gelsomino, la gerbera… Aggiungere un tocco green nelle proprie camere non solo vi aiuterà a riposare ma darà carattere e quel tocco in più ai vostri interni.

Ho preparato una wish-list con alcuni accessori che secondo me sono adatti a creare una camera che possa essere il più accogliente e rilassante possibile..tanto legno, stoffe naturali, colori neutri e linee morbide.

wishlist_insonnia_1. Il legno crea subito un’atmosfera calda e accogliente, non puo’ mancare nella vostra camera un complemento d’arredo realizzato in legno grezzo, ad esempio uno sgabello, “Zara Home”

2. Un soffio boho-chic con il para lume in rattan “Maisons du monde

3. Cuscino minimal con fantasia geometrica “Leroy Merlin

4. Coperta in pile verde salvia, perfetta da mettere ai piedi del letto, “Ikea

5. Le linee essenziali e i dettagli in legno grezzo vi faranno innamorare del bollitore Kaico, “Makoto Koizumi

6. Atmosfera esotica e bohémienne grazie a questo tappeto in vimini “Maisons du monde

7. Vaso con Aloe Vera

8. Morbido copripiumone con divertenti pois  “La cerise sur le gateau

9. Rilassarsi e godersi la propria casa accendendo una candela con il candleholder “Normann Copenhagen” 

10. Cuscino in lana con pattern geometrico 3D  “Ferm Living

11. Con questa morbida coperta cadere tra le braccia Morfeo non sarà più così difficile, “La cerise sur le gateau

12. Svegliarsi dolcemente con i rumori della natura, cosa chiedere di meglio? Design bird ha disegnato questa sveglia che riproduce il dolce cinguettio degli uccelli , “Idea Design Collection

13. Regolate l’intensità e scegliete la colorazione della luce giusta che concilia il vostro sonno, lampada da tavolo Fado con kit dimmer, “Ikea

Negozi (semplicemente) belli – REG

Tornare a Sarzana è sempre bello. Una colazione con cappuccio e brioche al riso, le camminate la mattina presto, il giro dei negozi, una cena fuori..mi sento subito in vacanza! Il centro città qui è in continuo cambiamento, ci sono negozi storici con le loro piccole e affascinanti botteghe che hanno alle spalle anni e anni di esperienza .. e shop più moderni e freschi con sempre tante belle novità e idee da proporre..
Io ho i miei preferiti che torno spesso a visitare appena ne ho l’occasione. Tra questi ci sono la tea room di Melissa (se vi siete persi l’articolo lo potete leggere QUI ) e REG, un concept store di abbigliamento che vi farò conoscere proprio in questo post.
Amo entrarci per il piacere di vedere cosa ha di nuovo perché è sempre ricco di novità e tante belle cose, semplici ma allo stesso tempo originali, come piacciono a me! Cosa rende questo store così speciale? il mix di vintage e moderno, guardate le foto, io lo trovo incantevole.
13
3
4
7
La pavimentazione originale, gli arredi vintage, il vinaccia utilizzato per le pareti (wow), i particolari scelti con cura, la selezione di fiori freschi recisi e le composizioni floreali lo rendono uno negozio semplicemente fantastico.
Il merito di questo concept store è di Martina, la proprietaria, una ragazza frizzante ed energica che mette molta passione in tutto quello che fa. Gli abiti che sceglie raccontano un po’ di lei, del suo stile molto originale, elegante ma con un tocco gipsy. Io la trovo fantastica! Potete seguire tutti i nuovi arrivi di REG seguendo Martina su instagram come @martinamicheli_
8
L’ultima volta che sono stata a trovarla mi ha raccontato di una bellissima collaborazione nata tra lei e una sua cara amica, Irene, grande appassionata di decorazioni floreali. Sono suoi gli angolini green allestiti all’interno di REG, è davvero molto brava. La trovate come @irenemarleneratti su Instagram e se volete dare un’occhiata alla sua attività cercatela come “SoloBelleCose”.
IMG_0632
9

.. E guardate cosa si è inventata Martina per il camerino, di solito considerato come uno spazio piccolino e angusto, quasi da nascondere. Ha progettato due tende panna a tutta altezza molto ma moolto scenografiche che catturano decisamente l’attenzione, la trovo un’idea geniale molto ben riuscita!

11

E i negozi bellissimi di Sarzana non finiranno qui, avrò tutto il mese di Agosto per scoprirne di nuovi.. stay tuned 😉

Bea

“Figli dei fiori”, originale bistrot green in Via Borgo Vico

Se amate il concetto di floreal bistrot, a Como c’è il locale che fa per voi! Davvero splendido, si chiama Figli dei Fiori e lo trovate in Via Borgo Vico. Non si tratta di un semplice flower shop ma di un vero e proprio concept store: progetti floreali, workshop, laboratori creativi, eventi e bistrot… Sono moltissime le attività che organizzano..quindi avete davvero mille occasioni per farci una visita! 🌸 🌸

IMG_0423
“I figli dei fiori”  Via Borgo Vico, 39A, 22100 Como CO

La location è un ex autorimessa ristrutturata e il bistrot è sistemato in diverse salette. Questa è una delle particolarità dei “Figli dei fiori“, ogni spazio è diverso dagli altri, ricreando tanti piccoli ambienti con atmosfere differenti… accomunate però da fiori, piante ed elementi di arredo green.

Un’ incantevole sala al piano terra in stile botanico, una piccola serra stile vintage molto accogliente, un dehor circondato da fiori (cornice perfetta per una cena romantica) e infine la terrazza Ferrari, dove si possono gustare alcune specialità del noto brand di Spumanti.

IMG_0445IMG_0426IMG_0429IMG_0441

La texture della terrazza è giocata su un’alternanza di verdi e tonalità del legno naturale. Accogliente, delicata, piena di pace e di luce..la particolarità e la bellezza della location e l’atmosfera rilassata mi hanno subito conquistata. Ora ogni occasione è buona per tornarci in compagnia per un brunch!

 

Che dire d’altro? è il posto giusto se volete stupire con un aperitivo o una cena speciali!

A PROPOSITO DI..BOUQUET.. questo in foto è stato creato dal mio “fiorista personale”, con Gardenie e fiori spontanei. Bellissimo! A cosa si sarà ispirato…?  ☺️ 💐

Bea

La tea room di Melissa

Oggi mi trovo a Sarzana in una sala da tè molto particolare. Sono in compagnia di Melissa, un pasticcera professionista, viaggiatrice, scrittrice e proprietaria di questa graziosa tea room dall’aria romantica e un po’ retrò, con uno stile raffinato e fuori dal tempo. Le pareti color verde, gli arredi vintage e le meravigliose torte esposte in alzate di vetro con campana (neanche a dirlo) mi hanno subito affascinata. Ero troppo curiosa di saperne di più, così tra una fetta di Red Velvet e una tazza di tè al bergamotto le ho fatto qualche domanda. Sono molto soddisfatta di questa intervista, mi piace scrivere di donne che sono riuscite a realizzare i loro sogni e rincorrere le proprie passioni, spero che la sua personalità e la sua storia possano esservi d’ispirazione!

967

io e la mia Red Velvet

1.  Melissa, mi racconti come è nata la tua passione per i dolci?

Per caso. Un Viaggio in America e un negozio di decorazioni per dolci a 5 piani hanno catturato la mia attenzione. Non credevo si potessero vendere 5 piani di perline di zucchero colorate! Ne ho comprate un po’, per gioco, ed al mio ritorno a casa ho fatto le mie prime cupcakes. Da quel momento non ho smesso. Ho studiato molto e poi ho aperto il mio primo negozio.

2.  Le tue torte raccontano qualcosa di te e dei tuoi viaggi? da dove prendi ispirazione per le tue ricette?

Le mie torte raccontano di tutte le esperienze ed i ricordi che mi legano al cibo. Prendo ispirazione da qualunque cosa intorno a me. Quando vado al mercato, impazzisco! I colori della natura ed i suoi profumi mi lasciano sempre a bocca aperta!

3.  Il tuo negozio qui a Sarzana ha uno stile molto particolare, un po’ british e un po’ vintage, ce lo racconti?

Il mio negozio è decisamente il riassunto di tutto quello che amo. Guardandosi intorno si notano anche cose che non sono british per nulla e quasi stonano, ma questa sono io. Che fosse vintage è stato un caso, ma lo stile British invece è un tributo ai tantissimi anni che ho trascorso in Inghilterra.

 

4.  “Il senso di Melissa per le torte” è il tuo nuovo libro appena uscito, ci vuoi spiegare come è nata l’idea?

Naturalmente. Ho sentito l’esigenza di mettere su carta le mie ricette e di farle conoscere al pubblico. Per anni mi hanno chiesto di condividerle, dunque quale modo migliore? E poi ho raggiunto un punto della mia vita nel quale ho voluto tirare un po’ le somme di quello che ho vissuto, quello che ho visto fino ad ora e quello che mi ha formata.

5.  Infine, non posso non chiederti, qual è il tuo dolce preferito?

Lo dico sempre: la torta mimosa. E’ puramente un amore legato alla mia infanzia. 

Concedersi momenti belli con una fetta di torta e una tazza di tè è una vera gioia!

Grazie Melissa,

Bea